30 ottobre 2018


Halloween, no grazie!
di Francesco Natale

Halloween è una delle feste più attese nel mondo, ma perché anche noi la festeggiamo? Cosa c’entra con la nostra cultura? Rischia effettivamente di distogliere l’attenzione dalla festa di Ognissanti e dalla Commemorazione dei Defunti?
Anche quest’anno l’attesa è finita. Anche quest’anno bambini vestiti con inquietanti maschere si ritroveranno insieme, andando di portone in portone, per racimolare qualche caramella. Anche quest’anno un nonno, una nonna, un papà, una mamma con un sorriso accennato sul volto, sulla soglia della loro abitazione, regaleranno un dolcetto a qualche bambino vestito da fantasma. Anche quest’anno i ragazzi e le ragazze si riuniranno per guardare un film dell’orrore o per andare a ballare in discoteca. Anche quest’anno...
Viviamo in un mondo globalizzato. Siamo tutti in una stessa città più che in uno stesso pianeta. Nel villaggio globale incombono, però, vari pericoli come la perdita di punti di riferimento. Halloween, ormai le insegnanti di inglese ce lo insegnano fin dalle elementari, è una festa anglosassone, non italiana. La festa in cui, per legge, in Italia le scuole e molte attività son chiuse è la festa di Ognissanti. Inoltre, vi è il giorno seguente la Commemorazione dei Defunti, festa cristiana in cui si è sempre cercato di tenere le scuole chiuse. Molti di noi, inutile negarlo, considerano Halloween una ricorrenza decisamente più importante delle altre due; proprio per questo la Chiesa si è sempre opposta alla celebrazione di una festa estremamente lontana dalle proprie radici culturali. Ma il punto non è soltanto questo, difatti, dietro alla festa degli apparentemente innocenti costumi “dolcetto o scherzetto?” e film di paura, si nasconde l'esaltazione di un mondo di ombre.
Allora perché, la domanda sorge spontanea, festeggiamo una festa che non ha niente a che fare con noi? Attribuire la colpa alla influenza angloamericana forse è solo parzialmente corretto. Ciò che muove il tutto è la finanza, l’economia, il denaro. Basti pensare che secondo la stima di Codacons nel 2015 Halloween ha portato ad un giro d’affari di ben 306 milioni di euro nel nostro Paese.
Sarebbe meglio non cedere a questa omologazione culturale.
Ad Halloween usate la zucca!



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